Il segretario generale della UIL Nazionale interviene al grande convegno della UIL pensionati Campania per mettere le innovazioni tecnologiche al servizio delle persone.
In che modo le moderne tecnologie possono essere utilizzate per garantire ai cittadini i diritti sociali previsti dalla Costituzione? Lo sviluppo tecnologico può consentirci di mantenere un buon livello di welfare senza far esplodere la spesa pubblica? Insomma, quali scenari per il futuro dello Stato Sociale? Per rispondere a queste e ad altre domande, venerdì 8 novembre, a partire dalle ore 09.30, presso la sala conferenze dell’Hotel Terminus di Napoli, avrà luogo il convegno L’evoluzione tecnologica e l’impatto sul welfare. Un quadro normativo per uno Stato Sociale alla prova del cambiamento, organizzato dalla UIL pensionati della Campania.
Ai saluti del segretario generale della UIL Campania Giovanni Sgambati e all’introduzione di Biagio Ciccone, segretario regionale della UIL pensionati, faranno seguito gli interventi di Sergio Buonanno, amministratore Delegato di Invitalia Ventures, Federica Caracò, ingegnere biomedico vincitrice del premio internazionale Health Technology Challenge AIIC, Valeria Fascione, assessore regionale con delega alle StartUp, all’innovazione e all’internazionalizzazione, Alessandra Moretti, eurodeputato, Elio Pariota, Direttore Generale Università Telematica Pegaso, Stefano Ronchi, managing partner Valore srl, moderati dal giornalista culturale Michele Giustiniano. Le conclusioni saranno affidate a Carmelo Barbagallo, segretario generale della UIL nazionale.
«Senza tradire le nostre radici – ha commentato il segretario regionale della UILP Campania Biagio Ciccone – dobbiamo utilizzare al meglio gli strumenti che la tecnologia mette oggi a nostra disposizione, per far nascere nuove opportunità. Senza venir meno alle giuste rivendicazioni di categoria, il sindacato deve essere protagonista con proposte al passo coi tempi, che sappiano coniugare le ragioni della missione sindacale con i bisogni della gente in un contesto che si evolve continuamente. Soltanto così il sindacato saprà interpretare nell’oggi il ruolo che gli compete. La presenza di un diritto formale, non è sufficiente, occorrono specifiche risorse e opportunità, strutture, programmi che consentano l’esercizio del diritto. Non si tratta di rinunciare ai diritti sociali, quanto piuttosto di inserire questo elemento all’interno di una cornice più ampia, articolata ed efficace. E, solo mettendosi al servizio delle persone, lo sviluppo tecnologico diventa vero progresso umano».